In un articolo precedente ho scritto “Impara a dire no … senza sensi di colpa!“ e noi mamme di sensi di colpa ne proviamo tanti.
“Mi sento in colpa quando devo lasciare mio figlio al nido per tornare al lavoro”
“Mi sento in colpa quando non posso seguire i miei figli nelle loro attività e devo dipendere dagli altri”
“Mi sento in colpa se non sono riuscita a preparare la cena o a stirare una camicia a mio marito”
“Mi sento in colpa quando per la stanchezza perdo la pazienza e rimprovero mio figlio”
“Mi sento in colpa quando voglio prendermi uno spazio per me”
Come mamma e lavorando con le mamme conosco esattamente i pensieri, le sensazioni …
ma possiamo imparare a lasciare andare i sensi di colpa.
Il senso di colpa lo proviamo perché vogliamo fare tanto, essere così tanto come donna, mamma, compagna, professionista, che alcuni giorni facciamo fatica a respirare.
Il senso di colpa è un pensiero negativo che può portarci verso il basso o aiutarci a migliorare.
Come facciamo a sapere quando il senso di colpa sta annebbiando la nostra autostima o quando ci guida verso un cambiamento necessario?
Il senso di colpa da lasciare andare è la paura del giudizio, della disapprovazione degli altri. Questo è un senso di colpa esterno. Per esempio, mi sento in colpa quando mio marito deve stirare le sue camicie la sera, perché l’aspettativa esterna mi ha portato a credere che questo dovrebbe essere il lavoro di una moglie.
Il senso di colpa da ascoltare è la paura che deriva dall’agire contro i nostri valori. Questo è un senso di colpa interno ed è spesso un indizio che abbiamo bisogno di fare un cambiamento.
Quando Davide, il nostro bambino con sindrome di Down, a 10 mesi ancora non voleva mangiare, mi era stato consigliato di metterlo al nido. Ero a casa in maternità facoltativa e per me era estremamente importante seguirlo personalmente nel suo percorso di sviluppo. Metterlo al nido significava aver fallito come mamma e significava gravare economicamente sulla famiglia.
Mi sentivo profondamente in colpa.
Poi però mi sono detta “ Questi pensieri negativi non portano me da nessuna parte e nemmeno lui”, “Metterlo al nido non significa che ho fallito come mamma” e ancora “Poter stare e apprendere dagli altri bambini è un investimento importante da fare per lui e per tutta la famiglia”.
Ecco 3 semplici domande che possono aiutarti a determinare se “lasciare andare” o “ascoltare” il senso di colpa:
1.Il senso di colpa proviene da un’aspettativa esterna?
ad es. Ti senti in colpa perché vai a lavorare mentre nelle generazioni precedenti le madri rimanevano a casa con i bambini?
Questo senso di colpa nasce dall’aspettativa esterna di come era il ruolo di mamma.
Se hai risposto sì alla domanda n ° 1, lascia andare il tuo senso di colpa.
Se hai risposto no, passa alla domanda n ° 2.
2. Il pensiero negativo che hai è vero?
Utilizzando l’esempio precedente, ti senti in colpa perché vai a lavorare non tanto per paura del giudizio della tua famiglia o dei vicini di casa, ma perché hai paura che questo ti renda un cattivo genitore? Il pensiero negativo che hai è vero?
Andare a lavorare in realtà significa che sei un cattivo genitore?
Se hai risposto no alla domanda n ° 2, lascia andare il tuo senso di colpa.
Se hai risposto si, passa alla domanda n ° 3.
3. Cosa puoi fare per risolvere la situazione?
Se hai stabilito che il senso di colpa che senti è davvero un tuo senso di colpa, non proiettato su di te da altri; e se capisci che il pensiero negativo o la convinzioni che hai è vera, allora è il momento di identificare una o due modifiche che è possibile fare per migliorare.
Per essere molto onesta, qualche anno fa mi sentivo in colpa perché odiavo l’ora di cena, nonostante il momento del pasto sia per me un momento di unione e condivisione famigliare importante.
Oltre a non avere tempo per prepararla, non sapevo mai cosa cucinare. Improvvisavo qualcosa di veloce, a volte anche non proprio salutare. Poi mi sentivo in colpa visto che stavo approfondendo il legame tra alimentazione e malattie e avevo compreso quanto una sana alimentazione fosse fondamentale per la nostra salute.
Così ho deciso di risolvere la situazione organizzando i pasti e la spesa alimentare con la definizione di un menu settimanale.
Vuoi eliminare i tuoi sensi di colpa?
Nel prossimo articolo ti spiego “Come sostituire i sensi di colpa con pensieri migliori”.
Puoi leggere qui cosa posso fare per te.
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