Essere multitasking per te sembra funzionare. Corri da un’attività all’altra, cercando di incastrare e voler fare tutto. E pensi così di fare di più e meglio.
Dedicarsi a più attività contemporaneamente è una modalità comune.
Ad esempio, mentre prendi un tè scrivi la lista della spesa e intanto pensi al lavoro che devi terminare o alla discussione avuta con tuo figlio.
A volte sembra funzionare, ma dopo un pò che il tuo corpo e la tua mente saltano di qua e di là, cercando di incastrare e voler fare tutto, ansia e stress si fanno sentire. A volte anche con qualche atteggiamento meno paziente nei confronti degli altri.
Prima come donna, poi come mamma lavoratrice mi sono più volte interrogata se fosse veramente efficace e come evitare il multitasking anche se a volte sembra funzionare.
Dedicarsi a più attività contemporaneamente è possibile con buoni risultati solo in due casi
- Quando una delle due attività che stiamo facendo ci è talmente familiare da essere ormai automatica.
Come ad esempio camminare e masticare chewing-gum. - Quando le attività che facciamo simultaneamente coinvolgono aree differenti del cervello.
Ad esempio quando cucini e ascolti la musica. Mentre quando parli con qualcuno e nel frattempo scrivi un messaggio, non potrai fare entrambe le cose in maniera efficace e chiara. I due compiti infatti entrano in conflitto, perché coinvolgono la stessa area del cervello, che viene sovraccaricato di informazioni.
Nel resto dei casi, il multitasking non è una strategia efficace per portare a termine quanto programmato nei tempi e nei modi prefissati.
Le neuroscienze hanno dimostrato che il nostro cervello non è programmato per processare più attività nello stesso momento ed è più produttivo quando si affronta una cosa alla volta.
Con il multitasking peggioriamo il livello di efficienza, perché diventiamo più lenti nel passare da un’azione all’altra, incapaci di distinguere, nel bombardamento di stimoli che riceviamo, informazioni importanti da quelle irrilevanti.
Daniel Levitin, neuroscienziato statunitense, sostiene che quando lavoriamo e viviamo in modalità multitasking il rapido passaggio da un’azione ad un’altra comporta un notevole impegno cognitivo, provocando un incremento della produzione di cortisolo che regola lo stress e può portare ad atteggiamenti aggressivi. Il multitasking comporta un più rapido esaurimento di glucosio ossigenato, la sostanza che ci consente di rimanere concentrati.
Lavorare e vivere in questa modalità causa spossatezza e stanchezza.
L’illusione di poter fare più cose contemporaneamente aumenta la produzione di dopamina, che ci fa sentire momentaneamente soddisfatti e ci induce a produrne ulteriormente, creando un circolo vizioso.
Il multitasking determina perdita di produttività, di focalizzazione, di concentrazione, di tempo.
Aumenta lo stress, ostacola la consapevolezza e lo stare bene.
Insomma una perdita di efficienza e di benessere, come conseguenze del sovraccarico cognitivo, fisico ed emotivo.
Allora,
come evitare il multitasking anche se per te sembra funzionare?
- Il primo passo è proprio esserne consapevole e ricordarti che il multitasking non va assolutamente bene (né per te né per i tuoi figli).
- Rimanda le attività che non sono davvero necessarie
- Definisci le priorità da fare e quali attività delegare
- Pianifica le tue giornate a blocchi di tempo, dedicando un tempo specifico a ciascuna attività che ti compete.
- Elimina le distrazioni, ad es. le notifiche del telefono, così non ti lascerai sopraffare dalle interruzioni
- Focalizzati su una attività alla volta, prestando attenzione, energia fisica, emotiva e mentale al momento presente. E se ti capita di distrarti fai un respiro profondo, notalo senza giudizio e riporta l’attenzione a dov’eri, al compito principale.
- Ed infine riposati. Quando ti accorgi di essere sovraccarica, semplicemente fermati un attimo e porta l’attenzione al tuo respiro, in modo consapevole, per qualche minuto. Piccole interruzioni sono utili per rifocalizzare la mente, diminuire il livello di stress e aumentare la concentrazione.
Ricorda il proverbio africano:
“Sai come si mangia un elefante? Un boccone alla volta”.
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Fare una cosa alla volta non solo ti aiuterà a recuperare tempo, ma ti farà vivere meglio quel tempo.
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