Anche tu pensi di dover fare tutto da sola o che quello che fai tu sia sempre fatto meglio?
E poi ti senti in affanno e non riconosciuta tra famiglia e lavoro?
In effetti delegare comporta il chiedere aiuto e può risultare difficile. Farlo può sembrare un’ammissione che non si è perfette, può far sentire incapaci e inadeguate.
Siamo cresciuti, tutti, con il condizionamento sociale che la cura dei figli, della famiglia e della casa siano di responsabilità delle donne.
E molte donne hanno la convinzione di dover fare tutto loro, di voler fare da sole e di riuscire a fare tutto da sole, misurando la propria bravura in funzione del fatto di esserci riuscite.
Con che risultato?
Sei sempre in affanno tra famiglia e lavoro, con il rischio di collassare e di conseguenza anche tutto il tuo mondo.
Il carico di responsabilità del “faccio tutto io” richiede un grande dispendio di energie, preclude l’opportunità di arricchire le proprie azioni grazie allo scambio con altri e rischia anche di generare una distanza dagli altri, che si possono sentire non riconosciuti nella loro utilità e importanza.
Chiedere aiuto può risultare difficile e farlo può sembrare un’ammissione che non si è perfetti, adeguati, capaci.
Quando è nato il nostro primo figlio, io e il mio compagno vivevamo lontano da tutte le persone care che avrebbero potuto aiutarci. Quando sono rientrata al lavoro, per i primi mesi non potendo ancora inserirlo al nido, portavo mio figlio da una babysitter, che però non aveva disponibilità extra, oltre al costo che sarebbe stato troppo extra. Ero in affanno tra famiglia e lavoro, non avevo mai uno spazio per me.
Così il mio compagno mi propose di chiedere aiuto a sua mamma.
“ Oh, no, non voglio che faccia strada” risposi, ma in realtà stavo pensando “Cosa penserà di me?”
Poi ho capito che chiedere aiuto è un passo importante verso il proprio benessere e di conseguenza verso il benessere della propria famiglia e del proprio lavoro.
Chiedere aiuto può essere considerato espressione di consapevolezza di chi siamo, di quanto facciamo, di cosa proviamo e dei nostri bisogni.
E il saper delegare è una competenza vitale al lavoro ed anche in famiglia.
Attenzione, però, a non confondere la delega con la corresponsabilità. Quest’ultima è la responsabilità che si ha insieme ad altri, in un progetto, che sia lavorativo o di vita, come ad esempio insieme ad un partner. In questo caso la suddivisione delle attività va concordata e condivisa, per uno scopo comune.
In entrambi i casi, delega e corresponsabilità richiedono la capacità di fidarsi degli altri.
Così mi sono convinta e ci siamo organizzati per un pomeriggio a settimana. I nonni poi hanno deciso di venire entrambi a giocare con il piccolo ed io… ho lasciato andare anche il pensiero “oddio ma la casa non è in ordine!” e mi sono presa del tempo per me.
Ora ti spiego come smettere di fare tutto da sola ed iniziare a delegare in modo efficace:
- Riconosci e accetta che hai bisogno di aiuto.
Invece di pensare “non mi serve aiuto” o peggio “non mi merito aiuto”, inizia a dirti “è necessario, mi serve aiuto” e “posso chiedere aiuto”. - Individua le attività che possono essere svolte da altri e chi può aiutarti.
Inizia a pensare che anche le persone intorno a te hanno competenze e abilità pari alle tue.
Inizia dai compiti che ti preoccupano meno, più semplici.
Per ogni attività chiediti: chi può fare questa attività oltre a me?
Pensa, in modo oggettivo, non puoi avere tutto sotto controllo. Puoi usare questa regola: chi è in grado di fare un determinato lavoro almeno al 70% di come lo faccio io? Pensaci bene, si hanno più risorse di quel che si pensa. E spesso è un aiuto che può anche essere ricambiato. - Chiedilo comunicandolo in modo diretto, chiaro, preciso e con cortesia.
Attenzione non chiedere “Vorrei… Avrei bisogno… Posso farlo?” ma“Per favore aiutami, ho bisogno di questo… mi permetterà di raggiungere questo obiettivo… Troviamo insieme il modo per fare…” - Fidati e rilassati.
Allontana l’idea che ci metti più tempo a spiegare a qualcun altro che a fare direttamente.
E lascia da parte l’orgoglio che tu puoi fare meglio.
Certamente gli altri faranno le cose in maniera diversa da te, ma non necessariamente sarà peggiore. Anzi, potresti anche trovare negli altri modalità e idee alternative da applicare tu stessa.
Inoltre, insegnare a qualcun altro come svolgere un compito, sarà tutto tempo risparmiato dopo.
Scegli (se puoi) la persona che ritieni più idonea, credi nelle tue capacità di “insegnamento”, dalle fiducia, potrebbe stupirti. - Verifica e dai un riscontro.
Al lavoro come in famiglia, la capacità di delegare è quanto mai efficace per portare a termine un lavoro senza eccessivi carichi e stress. Certo poi è importante passare alla fase di verifica e feedback.
Questa fase richiede il non criticare, ma il restituire all’interlocutore una visione soggettiva, ciò che “mi arriva” di un fatto oggettivo che lo riguarda, senza giudizio. Questo è anche utile per aiutare gli altri nel processo di apprendimento e sviluppo. - Ringrazia.
Fai in modo di mostrare il tuo apprezzamento. Lascia che gli altri sentano che hanno fatto qualcosa di importante per te. La volta successiva verrà fatto ancora volentieri e andrà sempre meglio.
Attenzione ai pensieri:
“nessuno è bravo come me” o “io faccio meglio” e alla mania contro-producente del perfezionismo.
Ricorda che anche gli altri hanno delle competenze.
E la maggior parte delle cose nella vita di tutti i giorni non necessitano di essere fatte perfettamente, ma semplicemente di essere fatte.
Un esperto di organizzazione aziendale una volta disse:
“Fare le cose al momento giusto è più importante che farle nel modo giusto” (ricordo la frase ma non l’autore)
Quindi: fatto è meglio che perfetto!
Fammi sapere nei commenti: “Cosa vuoi iniziare a delegare?”
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